1 trucco inaspettato fa passare gli occhi stanchi quasi istantaneamente...

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1 trucco inaspettato fa passare gli occhi stanchi quasi istantaneamente...

Occhi stanchi? Rimedi naturali contro troppe ore al PC o smartphone - Harvard Medical School. A cura di Spazio SoloSalute® centro benessere Milano

La sindrome da occhi stanchi è un disturbo sempre più diffuso e causato da stare troppe ore davanti a PC o smartphone. Secondo uno studio di Harvard può avere effetti collaterali anche gravi e fastidiosi. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

Occhi stanchi? La causa sono le troppe ore a lavoro o al pc. Si «curano» ammiccando

La visione ravvicinata causa uno sforzo continuo di messa a fuoco. Si tende inoltre ad ammiccare meno, bloccando così la distribuzione delle lacrime, che hanno funzioni essenziali.

  1.     Questione di messa a fuoco

Può capitare a tutti di sentire gli occhi stanchi e appesantiti, soprattutto dopo una giornata passata davanti al computer o impegnati in una lettura intensa.

Perché si stancano gli occhi?

“Quando lavoriamo a lungo al computer o leggiamo un libro che ci appassiona, il nostro livello di attenzione è molto alto ed è facile perdere la cognizione del tempo che passa”, premette Paolo Nucci, professore ordinario di Oftalmologia all’Università degli Studi di Milano. “La visione ravvicinata richiede all’occhio un continuo sforzo di accomodazione, ovvero di messa a fuoco, con il rischio di affaticare il muscolo ciliare e creare un disagio visivo.

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L’ammiccamento

Quando stiamo davanti a uno schermo, tendiamo ad ammiccare di meno, questo movimento è fondamentale per distribuire le lacrime in modo uniforme, ma se teniamo l’occhio aperto per molto tempo, si rischia di alterare la composizione del film lacrimale e ciò può causare fastidi.
Il film lacrimale è composto da tre strati principali:
  •       la componente mucosa, che aiuta a spargere e a stabilizzare le lacrime;
  •       lo strato acquoso, che contiene l’ossigeno per rifornire la cornea che non ha vasi sanguigni;
  •       lo strato lipidico, che aiuta a prevenire l’evaporazione delle lacrime.

  1.     Che cosa può accadere se affatichiamo la vista

 Le alterazioni del film lacrimale, conseguenza dell’affaticamento oculare, possono favorire la blefarite, cioè l’infiammazione del bordo palpebrale, e la sindrome dell’occhio secco. Quando teniamo gli occhi aperti a lungo, i grassi presenti nelle lacrime si rompono e l’acqua evapora.
 Le ghiandole di Meibomio, che secernono i grassi presenti nel film lacrimale, in questa situazione, producono più sebo, che però è meno fluido e più burroso. La bordo oculare tende a ispessirsi e infiammarsi dando luogo alla blefarite con sintomi caratteristici quali arrossamento e gonfiore del bordo palpebrale, e possibile diradamento delle ciglia. L’alterata qualità delle lacrime può favorire anche la sindrome dell’occhio secco che si presenta con disturbi come:
 
  •       sensazione di corpo estraneo;
  •       rossore e bruciore prolungato;
  •       fastidio alla luce;
  •       difficoltà a tenere gli occhi aperti;
  •       necessità di strizzare spesso gli occhi. 

  1.     Il legame con la miopia

L’affaticamento visivo ha qualche legame con la miopia? “La visione ravvicinata se protratta a lungo e senza intervalli, soprattutto in ambienti chiusi e poco illuminati, può favorire lo sviluppo della miopia nei bambini e nei ragazzi. Per questo si raccomanda sempre di alternare lo studio al gioco all’aria aperta e all’attività fisica”.
L’esposizione alla luce solare favorisce la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che blocca le metalloproteasi; queste hanno un ruolo nella miopizzazione, poiché favoriscono l’allungamento del bulbo oculare. Da alcuni anni, per contrastare l’evoluzione della miopia nei bambini, si utilizza un collirio a base di atropina, in grado di aumentare la produzione di dopamina”. 

  1.     Rimedi ed accorgimenti

Alcuni accorgimenti possono contribuire ad affaticare meno gli occhi, ad esempio: limitazione dell’attività ravvicinata quando possibile, pause all’aria aperta, imporsi di battere le palpebre con maggiore frequenza. Per bambini e adolescenti potrebbe essere utile privilegiare (senza esagerare) tv e consolle per videogame rispetto a smartphone e tablet.
Invece la blefarite non infettiva da stanchezza oculare si può contrastare con semplici impacchi caldi da effettuare per un paio di minuti sugli occhi. Il caldo disinfiamma e dilata i pori delle ghiandole che producono il sebo. In caso di occhio secco, infine, si può contare su numerosi sostituti lacrimali da farsi consigliare dal proprio oculista.

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