Dall’Università di Napoli l’alimentazione «sciogli grasso» per il fegato contro la steatosi
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La steatosi epatica consiste nell’accumulo di grasso nel fegato, una condizione pericolosa per i diabetici ma anche per chi ha qualche chilo di troppo.
Secondo uno studio italiano, un regime a base di carboidrati a lento assorbimento, olio d’oliva, vegetali e frutta fresca e secca può ridurre la steatosi epatica (l’accumulo di grasso nel fegato) persino del 40 per cento
Lo studio
L’alimentazione sciogli grasso per il fegato è un regime di tipo mediterraneo sperimentato da ricercatori dell’università Federico II di Napoli su cinquanta adulti diabetici che per due mesi hanno seguito la dieta-test oppure un’alimentazione semplicemente arricchita di acidi grassi monoinsaturi. La dieta prevedeva carboidrati a basso indice glicemico (assorbiti lentamente, senza dare picchi deleteri di glicemia e insulina), grassi monoinsaturi, tanti acidi grassi omega-3 e omega-6, vitamine e polifenoli da frutta, verdura, tè e caffè.
La dieta
Tutti i giorni si dovrebbero consumare carboidrati a basso indice glicemico come pasta e pane integrali, legumi. La dieta prevede di consumare tutti i giorni olio extravergine d’oliva, verdura e frutta ricca di polifenoli, oltre ad una piccola quantità di mandorle per assumere grassi polinsaturi.
I risultati
Il coordinatore dello studio, Giuseppe Della Pepa del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia della Federico II di Napoli, “avevamo già verificato essere in grado di ridurre il contenuto epatico di grasso nei pazienti con diabete 2. Con questa nuova ricerca abbiamo cercato di capire se una dieta multifattoriale, ricca anche di altre componenti potenzialmente utili, possa dare benefici aggiuntivi”.
Far dimagrire il fegato è molto importante perché la steatosi può compromettere la funzionalità epatica, inoltre in chi non è diabetico è un segno della sindrome metabolica che porta al diabete e alle complicanze dell’ipertensione.
Anche i magri possono avere il fegato grasso
Non occorre essere sovrappeso per avere il fegato pieno di adipe: il 15-20 per cento di chi ha steatosi ha solo un girovita un po’ abbondante come unico indizio.
La dieta mediterranea sperimentata dai ricercatori funziona: “Ha ridotto del 40 per cento il grasso epatico visibile alla risonanza magnetica rispetto al 19 per cento della dieta ricca del solo olio extravergine d’oliva», dice Della Pepa. «L’aderenza dei partecipanti è stata ottima, quindi si tratta di un regime fattibile e accettabile che può essere molto utile come trattamento nutrizionale di prima scelta nei diabetici di tipo 2 con steatosi, per la quale oggi non esistono terapie efficaci approvate”.