Dieta chetogenica e povera di carboidrati? Dimagrisci e potresti proteggerti dall’asma
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Secondo uno studio dell'Università di Bonn, la dieta chetogenica povera di carboidrati può favorire la riduzione dei sintomi dell'asma nei topi. Nell'uomo? Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.
Secondo uno studio dell'Università di Bonn e pubblicato sulla rivista Immunity, la dieta chetogenica può favorire la riduzione dei sintomi dell'asma nei topi.
Le cellule linfoidi innate
Dallo studio è emerso che, una dieta chetogenica nelle cavie coinvolte, riduceva notevolmente l’infiammazione del tratto respiratorio. I pazienti che soffrono di asma reagiscono con infiammazioni severe dei bronchi in caso di esposizione a specifici allergeni. Alla base dell’infiammazione ci sono le cellule linfoidi innate (ILC).
Queste cellule, in presenza di allergeni, si moltiplicano e stimolano la divisione cellulare delle mucose polmonari mediante le citochine infiammatorie, favorendo la produzione di muco, che provoca una respirazione molto più affannosa.
ILC: La sperimentazione dell’Università di Bonn
Il Dottor Christoph Wilhelm afferma che nel caso dell’asma la reazione infiammatoria è molto più lunga e forte del normale, per questo hanno cercato di bloccare i processi metabolici che si attivano nelle cellule linfoidi innate quando iniziano a moltiplicarsi.
Sui topi è stato notato un cambiamento del metabolismo cellulare e una ridotta capacità di divisione delle ILC (e quindi riduzione di asma e muco). L’obiettivo dell’equipe è ora quello di vedere se la dieta chetogenica è in grado di ridurre l’asma anche in pazienti umani.
Altri contributi scientifici
Tra gli altri contributi dedicati alla dieta chetogenica è da menzionare un lavoro di ricerca del 2018 dell’Università La Sapienza di Roma; gli esperti hanno approfondito l’attività antiossidante e antinfiammatoria della dieta chetogenica applicata alla neuroprotezione nei soggetti malati di Alzheimer. Secondo il team questa dieta è efficace nel migliorare processi di codifica della memoria.
Prima di iniziare la dieta in questione o comunque cambiare l’alimentazione, è sempre opportuno chiedere consiglio al proprio medico.