Traumi o lesioni dei tendini sono tra le cause più comuni di dolori alla spalla. Il problema può instaurarsi anche in modo graduale nel tempo e compromettere la funzionalità dell’articolazione.

1. 1.          Al terzo posto tra i più comuni dopo mal di schiena e cervicalgia

I dolori muscoloscheletrici sono diversi e molto comuni ma il primato spetta a mal di schiena e cervicalgia, al terzo posto troviamo invece il dolore alla spalla, con una prevalenza che varia dal cinque a quasi il 40 per cento.

A che cosa è dovuto il dolore alla spalla? “A volte tutto nasce da un trauma, altre volte il dolore si instaura in modo graduale nel tempo fino a compromettere la funzionalità della spalla — spiega Alessandro Castagna, responsabile dell’Unità di chirurgia della spalla dell’Istituto clinico Humanitas di Milano. Tra le cause più comuni rientrano senz’altro le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori e la cosiddetta spalla congelata o capsulite retrattile”.

1. 2.                   La lesione delle cuffie dei rotatori

Che caratteristiche hanno le lesioni della cuffia dei rotatori?

“La cuffia dei rotatori è una struttura formata da quattro tendini che concorrono al movimento della spalla nei vari piani dello spazio”.

Le lesioni di questi tendini sono molto comuni, soprattutto tra le persone che hanno superato i 50 anni, la maggior parte della popolazione va incontro a danni da usura o di origine traumatica. Il sintomo principale è il dolore alla spalla: questo si irradia al braccio e più di rado all’avambraccio ed aumenta con lo sforzo e di notte.

L’entità della rottura sembra correlata allo sviluppo dei sintomi, mentre l’infiammazione sembrerebbe maggiore negli strappi parziali rispetto a quelli più estesi. Inoltre, non sempre l’entità del danno è collegata alla funzionalità della spalla.

La diagnosi può essere fatta attraverso una visita ortopedica nella quale il medico esegue alcune manovre. A volte, per individuare il trattamento più adeguato, vengono eseguiti alcuni esami strumentali, come ad esempio l’ecografia e la risonanza magnetica.

1. 3  La capsulite retrattile

Che cos’è la capsulite retrattile? «Si tratta di una condizione benigna molto dolorosa che porta nel tempo a un irrigidimento della spalla. Quest’ultima si “congela” progressivamente, come se fosse inchiodata (per questo motivo viene chiamata anche spalla congelata), con un conseguente aumento del dolore e una riduzione della mobilità.

È molto comune nelle donne, soprattutto in età menopausale. Esistono forme idiopatiche, ovvero di cui non si conoscono le cause, ed altre forme associate a patologie metaboliche come diabete e alterazioni della funzione tiroidea.

La capsulite è caratterizzata dall’infiammazione e dalla riduzione di volume della capsula articolare scapolo-omerale. In genere compare all’improvviso con un dolore insopportabile che si manifesta nel mezzo della notte e impedisce di muovere il braccio interessato. Altre volte si manifesta silenziosamente con un lieve dolore che nel corso di settimane o mesi peggiora, fino a impedire di muovere la spalla”.

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Come si curano? Il più delle volte, il trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori, è di tipo conservativo, soprattutto se è interessato un solo tendine; si basa su riposo, antinfiammatori e fisioterapia mirata. In caso di rotture traumatiche o lesioni ormai croniche si può considerare la chirurgia. La tecnica chirurgica che va per la maggiore è quella artroscopica, il cui obiettivo è asportare il tessuto infiammato e riparare i tendini lesionati.

Nel caso della capsulite retrattile il primo obiettivo è alleviare il dolore con antinfiammatori per consentire un adeguato programma di esercizi per migliorare motilità e funzione. Se ciò non bastasse, si può ricorrere a particolari procedure che utilizzano la tecnica artroscopica e che prevedono il debridement (la pulizia della membrana sinoviale) e la lisi («liberazione») del tessuto capsulare neoformato.

2. La tendinite calcifica e l’artrosi della spalla

Tra le cause più di dolore alla spalla vi sono anche la tendinite calcifica e l’artrosi della spalla. Per quanto riguarda la prima, in passato denominata impropriamente «periartrite», la causa è da ricercarsi nei depositi di calcio all’interno della cuffia dei rotatori. Questa condizione (a volte associata alla capsulite retrattile) provoca un dolore che insorge spesso di notte, peggiora sotto sforzo e può rendere difficili movimenti quotidiani come allacciare il reggiseno.

L’artrosi della spalla è conseguenza di una progressiva erosione della cartilagine articolare. In genere comporta dolore durante il movimento, che diminuisce con il riposo, rigidità di breve durata soprattutto al mattino e, a lungo andare, difficoltà di mobilità della spalla.

In passato, il trattamento per la capsulite retrattile, prevedeva manipolazioni sotto anestesia per lacerare il tessuto capsulare che causa la retrazione della capsula. In pratica il paziente viene fatto sdraiare e la spalla viene allungata passivamente e poi si ruota il braccio in modo delicato da una parte e dall’altra.