Il tumore alla prostata puzza e così puoi riconoscerlo

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Il tumore alla prostata puzza e così puoi riconoscerlo

Sembra esserci un nuovo segale per riconoscere il tumore alla prostata, cioè una particolare puzza delle urine. E' quello che è emerso da uno studio dell'Università di Liverpool. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

Il tumore alla prostata puzza. L’uomo non è in grado di rendersene conto ma gli amici a quattro zampe sì. A partire da questo principio, alcuni ricercatori hanno creato una tecnologia che può “fiutare” il tumore alla prostata e alla vescica dall’urina. Si chiama Odoreader e cerca i composti che danno all’urina quell’odore. È veloce e non invasivo.

Tumore alla prostata e Odoreader

Chris Probert, professore all’ Institute of Translational Medicine dell’Università di Liverpool, è l’inventore dell’Odoreader. I risultati delle loro indagini sull’Odoreader sono stati pubblicati all’inizio di febbraio nel Journal of Breath Research.

I medici prendono un campione dell’urina del paziente e la versano nell’Odoreader dove sensori gascromatografi (GC) separano i composti che danno all’urina quell’odore distintivo.

I sensori “odorano” i composti e fanno un’“istantanea” dello schema che creano. I medici leggendo quegli schemi sono in grado di capire se si è in presenza di un tumore.

Per provarlo, i dottori hanno raccolto 155 campioni di urina di pazienti di varie cliniche urologiche. Dai risultati emerge che 58 di essi avevano un tumore alla prostata, 24 alla vescica, mentre i restanti 73 non avevano alcun tumore anche se avevano qualche sintomo.

“In quanto gastroenterologo, ero consapevole che l’odore delle feci cambia quando ci sono malattie gastrointestinali”, ha scritto Probert via mail. “Lo abbiamo utilizzato per le feci per un po’, finché un collega, Raj Persad, non ha chiesto se avessimo preso in considerazione i tumori urologici”.

L’odore dell’urina

I ricercatori notarono che c’erano già metodi già basati sull’odore dell’urina, ad esempio il test dell’antigene prostatico specifico (PSA) controlla la presenza di proteine che crescono con il tumore alla prostata. Tuttavia in alcuni casi il test diagnostica la malattia in modo errato o non la diagnostica affatto, causando così molti problemi. Probert afferma che non solo l’Odoreader elimina questi rischi, ma dà anche risultati più accurati.

Risultati incredibili

“Con questa tecnologia possiamo diagnosticare circa il 90% di tumori alla prostata e oltre il 95% di quelli alla vescica negli uomini. È un risultato di molto migliore rispetto alle tecniche già utilizzate. Il PSA è accurato solo tra il 65 e il 75% dei casi.”

“È molto efficace anche per evitare diagnosi non necessarie. Nel tumore alla vescica non c’è un biomarcatore, e chiunque abbia sangue nelle urine è sottoposto a controlli invasivi”, aggiunge.

In questo momento, i ricercatori stanno cercando prove su larga scala, dopodiché, cercheranno dei partner per commercializzare il prodotto, ma potrebbero volerci ancora molti anni prima che ciò accada.

 

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