L'elemento essenziale nella dieta per la tiroide è lo iodio: ma dove si trova davvero?

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Alimentazione Tiroide coronavirus e alimentazione


L'elemento essenziale nella dieta per la tiroide è lo iodio: ma dove si trova davvero?

Tiroide e iodio. Andare al mare per respirarlo? Si dice così, ma è davvero irrisoria la quantità che evapora dall’acqua. E' meglio assumenre tale minerale dal cibo, ce nè di più. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.?

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L’aria di mare, purtroppo, in questo caso non ci aiuta; la fonte principale di iodio è il cibo

  1.     Dove trovare lo iodio?

Tra gli alimenti da prediligere ci sono:

Cereali

  •       i cereali senza glutine: riso, miglio, sorgo, teff;
  •       gli pseudo-cereali: grano saraceno, quinoa, amaranto.

Tuberi, uova e carne

  •       i tuberi e le radici tuberose: patate, ravanelli, sedano rapa, barbabietola rossa;
  •       uova e carne biologiche (agnello, maiale, pollo, manzo, tacchino);
  •       affettati senza l’aggiunta di nitrati, nitriti, lattosio e proteine del latte.

Pesce:

  •       si può mangiare il pesce fresco o surgelato;
  •       No al pesce spada (che rischia di essere contaminato da mercurio);
  •       No a tilapia e pangasio sopravvivono anche nelle acque molto inquinate e sono poveri di grassi buoni Omega 3;
  •       In caso di ipertiroidismo è necessario limitarsi a non più di 2 porzioni alla settimana di pesce di mare, molluschi e alghe.

Spezie

  •       Si possono consumare tutte le spezie e le erbe aromatiche: origano, timo, semi di finocchio, salvia, rosmarino.

Verdure ortaggi e frutta

  •       Verdure, ortaggi e frutta vanno scelti tra quelli di stagione e a chilometro zero;
  •       Vanno bene asparagi, finocchi, lattuga, spinaci e tutti i tipi di cavolo, purché cotti.
  •       Vanno bene anche albicocche, banane, fragole, kiwi, pompelmo, mirtilli, nespole, pere, pesche, sempre preferibilmente biologici.

La dottoressa Serena Missori spiega che questi frutti: “Non contengono residui di pesticidi e fitofarmaci, che sono dannosi per la salute in generale e per la tiroide in particolare. Alcuni (definiti per questo interferenti endocrini) possono infatti alterarne il funzionamento. La dottoressa continua dicendo che: “Nel caso in cui non si acquistino prodotti bio, per rimuovere le sostanze chimiche e le cere eventualmente presenti consiglio di utilizzare sapone di Marsiglia e bicarbonato di sodio”.

  1. TOP CIBI Sì

Pesce e crostacei

Lo iodio è apparso in epoche recenti sulla terra, per questo si è depositato sugli strati superficiali e con le piogge, è scivolato in gran parte verso il mare; è per questo che pesci, molluschi e crostacei sono gli alimenti con le concentrazioni maggiori.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la carenza nutrizionale dell’elemento è allarmante. La conseguenza di una carenza di iodio è il gozzo, cioè la tiroide ingrossata che forma noduli e riguarda il 10% degli italiani.

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Sushi, alghe e sashimi

Il sushi è una miniera di iodio, infatti con la cottura, il pesce perde una certa percentuale del minerale: oltre la metà con la bollitura, meno con la griglia e zero con il surgelamento.

 Le super patate

Le carote arricchite e le patate iodate contengono 50-100 microgrammi di iodio per porzione da 200 grammi. L’apporto di uova e carni è modesto, mentre è discreto quello del latte.

Il sale iodato

Bastano 5 grammi al giorno di sale iodato per soddisfare le necessità quotidiane del micronutriente: non ha odore, non altera il gusto dei cibi.

  1.     TIROIDE: I CIBI NO

Durante la “terapia”, che deve durare almeno 4 settimane, vanno evitati tutti gli alimenti che favoriscono l’infiammazione:

  •       quelli a base di glutine: frumento, segale, orzo, kamut, farro, spelta, triticale, monococco e tutti i prodotti “derivati”, come pasta, pane, pizza, cracker, biscotti.
  •       Quelli a base di latte di origine animale: burro, yogurt, formaggi, gelati, dolci (controllare sempre con attenzione le informazioni sull’etichetta).

Perché escludere questi alimenti?

“Secondo diversi studi la caseina, così come il glutine, è responsabile del “mimetismo molecolare”: un meccanismo che spinge gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario ad attaccare non i nemici esterni ma i propri organi, compresa la tiroide”, chiarisce l’esperta.

Tiroide: i cibi da limitare

Tra gli alimenti da limitare ci sono i vegetali della famiglia delle solanacee perché ricche di saponine, tra le responsabili di permeabilità intestinale (malattia autoimmune) ed alterazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale; l’alterazione, a sua volta, è responsabile dei problemi della tiroide

Vanno ridotti anche i legumi e gli altri “ingredienti” che possono irritare l’intestino. “Tutti i cibi citati possono essere reintrodotti gradualmente, uno alla volta, al termine della quarta settimana di dieta”, conclude la dottoressa Missori.

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