Raddoppiata la vendita di preservativi e sextoys, mentre Pornhub ha totalizzato +57% nel primo giorno di accesso free ai servizi premium, mentre le coppie con figli, invece, durante il lockdown, hanno visto limitate privacy e libertà. Quando tutto sarà finito, tutto sarà diverso.

Boom dei prodotti per il benessere sessuale

Secondo Axel-Jürg Potempa, esperto tedesco di benessere sessuale: “la notizia di un virus molto pericoloso, in un primo momento, genera paura, che a sua volta può provocare un flusso di adrenalina e una conseguente ‘scarica di dopamina’ che aumentano desiderio e libido.

Il Financial Times ha stilato un rapporto sulle vendite di alcune realtà tedesche del settore dei prodotti per il benessere sessuale: “Ritex, il più grande produttore tedesco di profilattici, ha visto un incremento delle vendite dell’87%. Eis.de ha registrato sold-out per le sue confezioni “jumbo” da cento preservativi, ed in Gran Bretagna, Ann Summers, ha visto aumentare sensibilmente le proprie vendite. Su Instagram è stata perfino lanciata una #SexToyChallenge dalla psicoterapeuta Taylor Nolan, che ha voluto chiudere il “Masturbation May 2020” invitando gli utenti a parlare del proprio benessere sessuale ai tempi della quarantena.

Numeri in crescita anche per il traffico sui siti di video a luci rosse

Secondo un report di Pornhub, il giorno in cui ha offerto per prima all’Italia l’accesso gratuito ai suoi contenuti Premium, il traffico ha registrato un incremento del +57% in un giorno: +36% per le donne e + 24% per i maschi. MatchGroup pensa all’introduzione di una funzione di videochat, in modo da ridefinire l’approccio amoroso ai tempi del Covid.

Tinder, invece, ha raggiunto un nuovo record di swipe giornalieri: le donne sotto i 30 anni hanno reagito al lockdown con il 37% rispetto a febbraio. Il numero di messaggi inviati (Tinder, ok Cupid, Match.com e Hinge) è giunto ad un +27% che sale al 35% per gli utenti under 30.

“Non riesco a stare senza il mio lui. In compenso ho la memoria piena delle sue foto. Ma il contatto fisico, l’odore della sua pelle, manca, “Non vedo il partner da due settimane e sto pensando di creare una sua figura in 3d: sono alcuni messaggi che testimoniano come tanti hanno scelto il “sesso a distanza (telefonate, sexting, video-call e scambio di selfie) per sentirsi vicini al partner.

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indicazioni ‘ad hoc’ per un approccio reale e sicuro

Il Dipartimento di Salute di New York ha diffuso specifiche linee guida: possibili i rapporti sessuali fra partner conviventi non esposti a rischio contagio, o che abbiano superato le due settimane di isolamento senza presentare sintomi, mentre è sospesa l’attività sessuale per le coppie non coabitanti. Il NYC Health Department, inoltre, ha sottolineato l’importanza dell’autoerotismo privo di rischi ma è importante igiene personale e dei sex toys.

•       Le coppie con figli sono costrette a momenti di intimità fugace, non sempre possibili: In Italia, come in Cina, al termine della fase 1 si è verificato un boom delle richieste di divorzio. La quarantena, infatti, ha visto esplodere tensioni latenti e la dimensione sessuale è certamente implicata.
•       Per gli amanti costretti ad incontri clandestini, non è certo facile: qualche settimana fa, Neil Ferguson, luminare 51enne di modelli matematici applicati all’epidemiologia e teorico del lockdown inglese, si è dimesso da consulente di Downing Street dopo essere stato scovato dal Daily Telegraph a violare, con l’amante, le restrizioni da lui stesso raccomandate.

Emergenza, limitazioni ed implicazioni

La Società italiana di contraccezione (Sic), invita alla prudenza: “Ridurre le distanze fisiche non significa che il rischio di contagio da Covid-19 sia scomparso, tutt’altro. Sebbene pare sia molto remota la trasmissione del virus attraverso le secrezioni vaginali o il liquido seminale, bisogna comunque fare attenzione e proteggersi”. C’è già chi pensa alla fase 3, tuttavia il sessuologo Marco Rossi, ha spiegato all’Agi che tutto ciò che concerne il contatto fisico deve essere evitato: baci, abbracci e anche la semplice stretta di mano.

Sigmund Freud, parlando della riduzione delle pulsioni nei soggetti ipocondriaci, affermò per primo che la libido può cambiare “obiettivo” di fronte alla paura della malattia: se ci distogliamo dagli oggetti e dal mondo esterno, finiamo per sganciarci dalla sessualità e dal desiderio, perchè il timore di ammalarci può assorbire le nostre energie sessuali.