Mare ed inquinamento: secondo gli italiani è la peggiore minaccia
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Gli italiani sono consapevoli dei gravi rischi per la salute del mare, l'84% ritiene che sia già gravemente a rischio. I pericoli maggiori? Plastiche, microplastiche e altri rifiuti (81%) ma anche gli inquinanti chimici (78%) e gli effetti dei cambiamenti climatici (60%); meno considerati, la presenza di specie aliene (31%) e il rumore provocato dall'uomo (25%). Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.
Secondo il sondaggio Ogs-Swg, gli italiani ritengono che l’inquinamento sia la peggiore minaccia, tuttavia c’è molta disinformazione: il 70% degli intervistati non sa cosa sia il Green Deal
- L’indagine dell’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale
L'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale ha promosso un’indagine (Ogs e realizzata da Swg) su un campione rappresentativo di cittadini di tutt'Italia, presentata oggi in occasione della Giornata mondiale degli oceani. L'indagine è stata svolta con un campione rappresentativo della popolazione italiana. Maurizio Pessato, vicepresidente di Swg, afferma che questa scelta è stata presa soprattutto per analizzare le posizioni espresse da più segmenti sociali in base a: età, zona di residenza, condizione professionale e livello di istruzione.
Dai risultati emerge che gli italiani sono decisamente consapevoli dei gravi rischi per la salute del mare, infatti l'84% ritiene che sia già gravemente a rischio. I pericoli maggiori? Plastiche, microplastiche e altri rifiuti (81%), poi ancora gli inquinanti chimici (78%) e gli effetti dei cambiamenti climatici (60%); meno considerati, la presenza di specie aliene (31%) e il rumore provocato dall'uomo (25%).
- 2 Mare e fondali occeanici: un argomento sentito ma poco conosciuto
La considerazione del mare è forte e diffusa anche tra chi lo frequenta poco o quasi per nulla. Tuttavia, soltanto il 47% del campione ritiene di avere un livello di conoscenza approfondito in merito, nonostante il 75% dichiari di sapere poco dei fondali. Su una scala di importanza da 1 a 10:
- l’urgenza di tutelare il mare è massimo (46%) e la rilevanza media è 8,7;
- la salvaguardia del mare è necessaria per mantenere gli equilibri del Pianeta (50%);
- compito della protezione del mare al largo, dovrebbe essere gestita da un organismo sovra-nazionale (71%);
- la gestione delle aree costiere da parte di organismo sovra-nazionale è ritenuta necessaria soltanto dal 48%;
- Al contrario il 29% ritiene che ogni nazione debba decidere per il proprio mare.
- Il 35% degli intervistati è favorevole all'estensione delle attuali aree marine protette.
- Sviluppo economico-occupazionale
Gli italiani sono convinti che il mare possa diventare motore di significativo sviluppo economico-occupazionale (55%) e che possa sostenere lo sviluppo dell'economia del mare (71%) ma solo regolamentando la tutela dell'ambiente e della biodiversità (58%) e avere un approccio sostenibile (54%). Il 52% degli italiani sono favorevoli a sostenere lo sviluppo economico mediante la creazione di un ministero del Mare, soprattutto attraverso l'istituzione di un'apposita Agenzia europea (66%).
- Ricerca marina ed investimenti
Per quanto riguarda la ricerca marina, si ritiene che l'Italia investa in ricerca marina meno degli altri Stati europei (53%) e che vi sia poca consapevolezza sulle attività di ricerca sul mare realizzate nel nostro Paese.
Molti ignorano quanti ricercatori lavorino nel settore (36%), inoltre non si è a conoscenza delle dotazioni oceanografiche del sistema della ricerca italiano (41%). Non si sa che il nostro Paese possiede una nave rompighiaccio (47%), nonostante il 31% ritenga che la ricerca italiana dovrebbe espandere le proprie competenze anche alle aree polari.
- La conoscenza delle politiche dell'Unione Europea
Oltre l'80% della popolazione non conosce l'iniziativa europea "Marine Strategy Framework Directive" e nemmeno la divisione che essa fa dei mari europei in regioni e sotto-regioni. Per quanto riguarda le missioni promosse dalla Commissione Europea su proposta dell'economista Mazzucato e la "Healthy Oceans, Seas, Costal and Inland Waters", queste sono ignorate da quasi il 90% degli italiani.
- 1 Green Deal, questo sconosciuto
Quasi il 70% del campione non sa (73%) che l'Onu ha deciso di dedicare la decade 21-30 agli oceani, inoltre si ritiene che la scarsa conoscenza delle sfide ambientali proposte dalle Missioni europee e delle strategie europee dipenda dalle industrie che vogliono trarre profitto oscurando i confronti (38%) ma anche da una generale scarsa informazione sul tema (35%).
- Covid-19, cause e responsabilità
In merito all'emergenza Covid-19, il 64% del campione ritiene che l'uomo abbia avuto una forte responsabilità. il 96% degli italiani ritiene che la salute degli individui sia legata a quella del mare e il 91% pensa che le attività antropiche influenzino la salute del mare.
Il 33% pensa che, a causa del coronavirus, nel 2020 non si tornerà ai livelli turistici precedenti e il 26% non ritiene che ciò avverrà nel 2021. Il 62% degli intervistati è convinto che il Covid-19 abbia migliorato la qualità di mari e ambiente e il 50% ritiene che ora vi sia una maggiore attenzione alla tutela.
- L’importanza della partecipazione dei cittadini
Per la Commissione Europea, afferma Maria Cristina Pedicchio, membro del cda di Ogs e presidente di Marevivo Fvg, è fondamentale la partecipazione dei cittadini sia per rendere comprensibile a tutti il valore degli investimenti in ricerca sia per avere il loro supporto.
- 1 Marevivo, in diretta streaming
L’associazione Marevivo oggi trasmette Blu al plurale: 150 minuti di diretta, durante i quali si parlerà di mare nell’ambito dei cambiamenti climatici, tutela della biodiversità e inquinamento con oltre 20 ospiti. Si parlerà anche di piccole azioni che ciascuno può intraprendere come ridurre i rifiuti ed evitare la plastica usa e getta, rispettare la spiaggia: non disperdere nulla nell'ambiente, condividi per sensibilizzare i tuoi amici e conoscenti.