Praticare Tantra yoga porta benefici a corpo, mente e...sesso. Da soli o in coppia
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La parola tantra è stata (erroneamente) associata solo a sesso. Ma è molto di più che avere un buon orgasmo. Ecco che cos'è il tantra yoga e quali sono i suoi benefici. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.
La parola tantra è stata associata solo al sesso, ma è molto di più che avere un buon orgasmo. Ecco che cos'è il tantra yoga e quali sono i suoi benefici
L’abitudine di associare il tantra al sesso è dovuta alla rockstar Sting e a sua moglie Trudie Styler. Fondamentalmente è vero che il tantra migliora le prestazioni sessuali ma venne travisato fino a far pensare di poter diventare delle sex machine, tuttavia le pratiche tantriche si basano su un’intimità che non è puramente fisica
- Che cos’è il Tantra yoga?
La parola “tantra” deriva dalla combinazione di “tattva e “mantra”. Il tantra è l’applicazione delle scienze cosmiche per raggiungere l’ascesa spirituale, fonde elementi delle pratiche Raja, Bhakti, Karma, Kundalini e Hatha. Ciò che lo distingue dagli altri è che coinvolge anche dinamiche di altre pratiche mistiche come: astrologia, Ayurveda, cristalli e gemmologia e così via.
Il Tantra yoga incorpora pratiche di respirazione consapevole, pranayama e meditazione, può essere praticato individualmente o con qualcun altro ed in ogni caso migliora la relazione tra il micro (sé) ed il macro (le relazioni con gli altri). Lo scopo è: essere consapevoli di debolezze e punti di forza, dei luoghi di resistenza all’unione con noi stessi e con gli altri e diventare in grado di rispondere consapevolmente invece di reagire inconsciamente sia alle paure che ai desideri.
Qual è lo scopo del Tantra yoga?
Lo scopo del Tantra yoga è promuovere il benessere emotivo, favorendo la salute spirituale e fisica. Esplorare le energie sottili all’interno del corpo e la loro connessione con l’universo permette di comprendere lo scopo della vita e i principi dell’unione in nuove dimensioni.
Perché il tantra yoga è diverso da altri tipi di yoga?
Il tantra è diverso dalla maggior parte degli altri stili di yoga perchè ha lo scopo di riprogrammare i modelli subconsci ed i nostri sistemi di credenze attraverso una pratica più mentale che fisica, che mira all’autorealizzazione. Il tantra non è una filosofia che richiede di rinunciare alla socializzazione, enfatizza, invece, la sperimentazione personale.
- Come si può praticare il Tantra yoga?
Il Tantra yoga pratica l’equilibrio dei quattro elementi (terra, acqua, fuoco, aria) attraverso il quinto elemento, Akasha; questa è la forza vincolante tra tutti gli elementi sfruttarla ci aiuterà nella connessione con la nostra divinità interiore o atman (anima).
Il Tantra yoga è il punto di equilibrio oscillante tra Shiva e Shakti, Yin e Yang, maschio e femmina, buio e luce: permette di trovare la nostra verità e imparare a vivere di essa, inoltre espande la capacità di unione ed intimità.
Ecco cinque pratiche di Tantra yoga, da poter fare da soli o in coppia
1 - Sukhasana con Pranayama, respirazione consapevole
Da soli
Assumete una comoda posizione seduta a gambe incrociate. Se le ginocchia sono più in alto della piega delle anche, sedetevi su un cuscino. Per la pratica individuale, posizionate le mani in gyan mudra (noto anche come jnana mudra in alcune pratiche) con la punta dell'indice sulla punta del pollice, ed estendete le altre tre dita con i palmi rivolti verso l'alto, appoggiatele sulle ginocchia o sulle cosce.
Con il partner
Sedetevi schiena contro schiena in Sukhasana. Allineate le spine dorsali con le natiche in contatto tra di loro ed assumete con le mani il prithvi mudra: le punte delle dita anulari toccano le punte dei pollici, le altre tre dita sono distese e rilassate. In questa posizione, fate cinque respiri completi, sincronizzando inspirazione ed espirazione. Questo mudra crea un circuito che accende il meridiano del cuore.
2 - Surya Namaskar o Saluto al sole (principio)
Assumete la posizione della montagna (tadasana/urdhva hastasana), in piedi nella parte superiore del tappetino. Da soli, esercitatevi di fronte ad uno specchio. Con il partner, esercitatevi uno di fronte all'altro o fianco a fianco: portate i palmi delle mani al centro del cuore in anjali mudra (gesto di preghiera) o mettete una sul vostro cuore e una su quello del partner.
Fate cinque respiri profondi, allungate le braccia in alto, posizione della montagna; inchinatevi in avanti, tenendo il cuore aperto e poi guardando in avanti, rilasciate la testa in avanti (uttanasana). Infine, portate le mani sugli stinchi o sulle cosce e srotolate la colonna vertebrale sollevando il busto a metà strada (ardha uttanasana). Ripetete per tre volte.
3 - Side plank modificata
Iniziate con Bharmanasana: polsi allineati sotto le spalle, le mani allargate e i fianchi allineati con le ginocchia (con il partner potete sfiorarvi le teste). Da questa posizione, estendete le gambe, puntate le dita dei piedi, fate leva sulla mano destra e giratevi su un fianco, aprendo bene il torace.
Portate la mano sinistra a riposare sul cuore ed allineate la spalla sinistra sotto alla destra con il torace spalancato. Tenete anche i fianchi allineati cosicchè i due centri energetici più vulnerabili - fianchi e cuore – siano bene aperti. Con il partner, collegate i palmi sinistri in alto. Fate cinque respiri, riitornate in Bharmasana e cambiate lato.
4 - Sukhasana intrecciata (con il partner)
Assumete una posizione rilassata, a gambe incrociate (in genere la persona più robusta si siede in Sukhasana). Il partner si siede sulle cosce e incrocia le caviglie dietro la schiena. Toccate il terzo occhio (spazio tra le sopracciglia) allungando entrambi le spine dorsali. Fate cinque respiri, con una buona sincronia naturale e con i palmi delle mani appoggiati sul cuore del partner.
5 - Balasana o Posizione del bambino
Da soli
Seduti sulle ginocchia, portate la fronte sul tappetino, distendendo le braccia in alto, oltre la testa, appoggiandole al mat. Se riuscite, portate i palmi delle mani a toccarsi in preghiera.
Con il partner
Assumete la stessa posizione, con le teste rivolte l'una verso l'altra, braccia aperte e posizionate il palmo sinistro verso il basso e il palmo destro verso l'alto per connettervi con le mani del partner. Si dice che le nostre mani siano un'estensione dei nostri cuori. Immaginate di inspirare l'essenza del partner.