Tempi metabolici: modificare i tempi di alimentazione è fondamentale per proteggere il cuore in caso di diabete

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Tempi metabolici: modificare i tempi di alimentazione è fondamentale per proteggere il cuore in caso di diabete

Una colazione sana e nutriente per proteggere il cuore in caso di diabete. Non conta solo quanto si mangia, ma anche quando si introducono i cibi. Segui gli articoli con studi scientifici sull'argomento di Spazio SoloSalute®, il tuo centro benessere in centro a Milano per consulenze Naturopatia, Nutrizione, massaggi, bellezza naturale, prodotti naturali.

Spostare il 5 per cento delle calorie dalla cena alla prima colazione aiuta a ridurre il rischio di morte per diabete e patologie cardiovascolari. A farlo noto è una ricerca pubblicata su Diabetes Care

Colazione da re per proteggere il cuore in caso di diabete

Non conta solo quanto si mangia, ma anche quando si introducono i cibi. Secondo la cronobiologia (la scienza che studia i ritmi del nostro organismo), è necessario modulare l’assunzione dei principi nutritivi, privilegiando la colazione rispetto al pasto serale. Purtroppo, la vita frenetica ci porta spesso ad assumere i maggiori quantitativi calorici proprio a cena, e questo favorisce l’insorgenza di diabete e l’aumento del rischio cardiovascolare, con il rischio di un futuro infarto.

Lo studio dell’equipe di Thianshu

L’importanza di modificare i nostri tempi di assunzione di calorie, è stata ribadita da una ricerca apparsa su Diabetes Care, condotta dall’equipe di Tianshu Han della Scuola di Sanità Pubblica dell’Università Harbin, in Cina. La ricerca ha preso in esame circa 4700 persone di ambo i sessi con diabete di tipo 2, individuati nell’ambito della National Health and Nutrition Examination Survey, condotta tra il 2003 e il 2014.

Nell’indagine, si è chiesto alle persone di descrivere sia cosa si è mangiato e bevuto, sia in quali pasti si sono suddivise le calorie in entrata. Analizzando i dati, si è scoperto che chi introduceva un maggior quantitativo di calorie nelle ore serali, arrivava quasi a raddoppiare le probabilità di decesso per il diabete e poco meno del 70 per cento in più di rischio di decesso per problemi cardiovascolari, in confronto a chi invece aveva una colazione particolarmente “robusta” e si limitava ad una cena leggera.

 

Basta poco per rimettere in equilibrio la situazione

Il metabolismo circadiano, è, quindi, molto importante: spostare il 5% dell’introito calorico dalla cena alla prima colazione riduce del 4 per cento il rischio di decesso per il diabete e del 5 il pericolo di morire per malattie di cuore e problemi cardiovascolari.

Il consiglio pratico che emerge dalla ricerca è di evitare la classica colazione “volante”, ed eliminare le abbuffate al momento della cena, infatti distribuendo in modo più intelligente l’energia durante i pasti si può migliorare il profilo metabolico, diminuendo il rischio di sviluppare problemi di glicemia e le possibili conseguenze del diabete su cuore e arterie. I ritmi circadiani di ognuno sono importanti per definire il peso ed il rischio futuro di malattie come diabete o problemi cardiovascolari legati ad un maggior rischio obesità, oltre che ad una carenza di sonno.

Tempi metabolici: l’uomo è un animale diurno

Il cibo, insomma, avrebbe la stessa funzione di un “timer” il cosiddetto “Zeitgeber” (che dà il tempo); attraverso un’alimentazione equilibrata e l’assunzione di determinati alimenti è quindi possibile conciliare il sonno e prevenire malattie croniche. In generale, poi, i nostri ritmi sono scanditi dalla luce, il che significa che il metabolismo ed il nostro organismo tendono a mantenere questo ritmo perchè ci siamo evoluti come animali “diurni”. Chi esagera con il cibo la sera è sicuramente più a rischio di sviluppare sovrappeso e tutti gli altri problemi metabolici connessi.

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